La repressione di Piazza Tien An Men, pur tuttavia, è ancora oggi utilizzata da gran parte degli opinionisti occidentali come un’arma di ricatto morale da puntare contro la Cina all’occorrenza, assieme alla questione tibetana, alla questione uigura e alla crisi taiwanese. La nuova vulgata di propaganda che oggi si sta affermando in Occidente è chiara e limpida: il vero successo della Cina sarebbe costituito dalla crescita economica, mentre per tutto il resto permarrebbero i pesanti problemi di un Paese “autoritario” e di una società “chiusa” e “nazionalista”.
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